Psicologo per adolescenti a Roma | Sostegno psicologico per genitori e famiglie
Questa pagina è dedicata al sostegno psicologico per adolescenti e genitori a Roma.
È rivolta a chi sta vivendo un momento di difficoltà durante l’adolescenza, una fase delicata in cui possono emergere disagi emotivi, relazionali o comportamentali. Si rivolge anche ai genitori che si interrogano su come accompagnare un figlio o una figlia nella crescita o che stanno cercando uno psicologo clinico per le difficoltà del proprio figlio.
Qui trovi informazioni su come si svolgono i colloqui psicologici con adolescenti, il tipo di supporto offerto nel mio studio in zona Appio Latino – Colli Albani, il ruolo del genitore nel percorso e le principali problematiche trattate come psicologo per adolescenti a Roma.
In fondo alla pagina troverai le risposte alle domande frequenti (FAQ), con chiarimenti su modalità, partecipazione dei genitori, informazioni sui costi e su cosa aspettarsi da un percorso psicologico in adolescenza.
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Introduzione ai colloqui psicologici con adolescenti e genitori a Roma
L’adolescenza è un periodo di trasformazione profonda, che coinvolge non solo i ragazzi ma anche le loro famiglie. In questa fase possono emergere difficoltà legate all’identità, al rapporto con il corpo, all’autostima o alla relazione con i genitori. A volte tali criticità hanno bisogno di supporto psicologico per gli adolescenti e i genitori coinvolti.
Nel mio lavoro come psicologo per adolescenti a Roma con orientamento psicoanalitico, accolgo e accompagno adolescenti e famiglie in questi momenti di cambiamento. Ricevo genitori e adolescenti presso il mio studio in zona Colli Albani – Appio Latino, offrendo uno spazio di ascolto, comprensione e crescita.
Collaboro con altri professionisti psicologi a Roma per una presa in carico dei diversi membri della famiglia, qualora necessario. Collaboro con altre figure terze specializzate (logopedisti, psichiatri, educatori, psicomotricisti), per costruire una rete di sostegno attorno alla persona su misura per le necessità del singolo caso.
Supporto psicologico per adolescenti a Roma: aree trattate e approfondimenti clinici
Le difficoltà che possono emergere in adolescenza non si presentano tutte allo stesso modo né hanno sempre confini netti. Di seguito sono raccolte alcune delle principali aree di disagio che possono portare a richiedere un supporto psicologico.
Le sezioni che seguono hanno una funzione orientativa e descrittiva: offrono alcuni punti di riferimento per comprendere se e come un percorso psicologico possa essere utile.
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L’ansia legata alla scuola può manifestarsi in molti modi: difficoltà di concentrazione, pensieri anticipatori prima di verifiche o interrogazioni, disturbi del sonno, malesseri fisici ricorrenti o un progressivo ritiro dalla vita scolastica. In alcuni casi, l’ansia non riguarda solo il rendimento, ma il confronto con le aspettative, proprie o altrui, e il timore di non essere all’altezza.
Nel lavoro psicologico con l’adolescente, questi vissuti vengono accolti come segnali di una sofferenza soggettiva che chiede di essere ascoltata e messa in parola. Il percorso non mira semplicemente a eliminare l’ansia, ma a comprenderne il senso per quel ragazzo o quella ragazza, individuando ciò che rende l’esperienza scolastica un luogo di particolare pressione o di blocco.
L’attenzione è rivolta a creare uno spazio di parola in cui l’adolescente possa sentirsi accolto e riconosciuto, nel rispetto dei propri tempi e della propria esperienza, senza forzature o risposte precostituite.
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Durante l’adolescenza possono emergere difficoltà nelle relazioni con i pari, conflitti con i genitori o un senso di incomprensione che rende faticosa la vita quotidiana. Litigi frequenti, chiusura comunicativa, isolamento o scoppi di rabbia possono essere espressioni di un disagio che non trova facilmente parole.
Nel lavoro psicologico, queste difficoltà non vengono lette come semplici problemi comportamentali, ma come segnali di un momento di passaggio in cui l’adolescente è chiamato a ridefinire la propria posizione nei legami e nella famiglia. Il percorso offre uno spazio in cui poter parlare di ciò che accade nelle relazioni, interrogando il senso soggettivo di conflitti, rotture o silenzi.
L’ascolto è orientato a permettere all’adolescente di nominare ciò che vive nei rapporti con gli altri, senza ridurre la complessità delle relazioni a spiegazioni rapide o soluzioni standardizzate, rispettando i tempi e il modo singolare di ciascuno.
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In adolescenza, il rapporto con se stessi può diventare particolarmente fragile. Sentirsi “non abbastanza”, confrontarsi continuamente con gli altri, svalutare ciò che si fa o ciò che si è, sono vissuti frequenti che possono incidere sul rendimento scolastico, sulle relazioni e sul benessere emotivo complessivo.
Nel lavoro psicologico, la bassa autostima non viene considerata come un semplice problema di fiducia, ma come il modo in cui un adolescente si guarda e si parla, spesso in relazione allo sguardo e alle aspettative percepite degli altri. Il percorso offre uno spazio in cui questi vissuti possono essere messi in parola, interrogati ed elaborati.
L’attenzione è rivolta a permettere all’adolescente di costruire un rapporto più vivibile con se stesso, rispettando i tempi e le modalità singolari con cui ciascuno affronta il confronto con i propri limiti, desideri e possibilità.
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In adolescenza, il bisogno di fare bene può trasformarsi in una pressione costante. Il timore di sbagliare, la paura del giudizio o la sensazione di dover essere sempre all’altezza possono portare a un controllo eccessivo, a un blocco nell’agire o, al contrario, a un impegno estenuante che non lascia spazio al fallimento.
Nel lavoro psicologico, il perfezionismo viene considerato non come una qualità o un difetto, ma come una modalità con cui l’adolescente tenta di rispondere alle aspettative, reali o immaginate, che sente su di sé. L’ansia da prestazione può allora diventare un segnale di una fatica più profonda, legata al modo in cui il valore personale viene misurato attraverso il risultato.
Il percorso offre uno spazio in cui interrogare il rapporto con il successo, l’errore e il giudizio, permettendo all’adolescente di costruire un modo più vivibile di stare nelle richieste scolastiche, sportive o relazionali, nel rispetto dei propri tempi, della propria esperienza e delle proprie inclinazioni soggettive.
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L’adolescenza è spesso attraversata da momenti di crisi che possono manifestarsi come cambiamenti improvvisi di umore, confusione rispetto a se stessi, opposizione, chiusura o sensazione di non riconoscersi più. Queste fasi non indicano necessariamente un problema, ma possono segnalare un passaggio delicato nel modo in cui un adolescente sta cercando di definire chi è e quale posto occupa nel mondo.
Nel lavoro psicologico, la crisi viene considerata come un momento in cui le certezze precedenti non tengono più e nuove domande iniziano a farsi strada. Il percorso offre uno spazio in cui questi interrogativi possono essere accolti e messi a lavoro, senza affrettare risposte o normalizzare ciò che per l’adolescente è vissuto come destabilizzante.
L’ascolto è orientato a permettere all’adolescente di costruire una posizione più personale, aiutandolo a distinguere tra ciò che gli viene richiesto e ciò che, nel tempo, può emergere come proprio modo di essere e di desiderare, nel rispetto dei tempi singolari di ciascuno.
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In adolescenza, il senso di solitudine può manifestarsi anche in presenza degli altri. Evitare situazioni sociali, ridurre i contatti, passare molto tempo da soli o sentirsi “fuori posto” nei gruppi sono esperienze che possono segnalare una difficoltà nel legame con i coetanei e nel confronto con lo sguardo altrui.
Nel lavoro psicologico, il ritiro sociale non viene letto come semplice chiusura o mancanza di volontà, ma come una modalità attraverso cui l’adolescente cerca di proteggersi da vissuti di esposizione, giudizio o esclusione. Il percorso offre uno spazio in cui queste esperienze possono essere comprese e trasformate.
L’ascolto è orientato a permettere all’adolescente di interrogare il proprio rapporto con gli altri e con se stesso, creando le condizioni perché il legame sociale possa essere pensato e vissuto in modo meno doloroso.
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In adolescenza, il rapporto con il corpo può diventare fonte di disagio e di conflitto. Cambiamenti fisici, confronto con gli altri, attenzione allo sguardo e ai modelli proposti dall’esterno possono rendere difficile riconoscersi nella propria immagine. In questo contesto, anche il rapporto con il cibo può caricarsi di tensione, controllo o rifiuto, diventando un modo per esprimere un malessere che fatica a trovare parole.
Nel lavoro psicologico, il corpo e il cibo non vengono considerati solo come problemi da correggere, ma come luoghi in cui qualcosa del vissuto soggettivo si manifesta. Il percorso offre uno spazio in cui interrogare il rapporto con la propria immagine, con i cambiamenti corporei e con le emozioni che vi si legano, senza ridurre l’esperienza a schemi normativi o a obiettivi da raggiungere.
L’ascolto è orientato a permettere all’adolescente di costruire un rapporto più sereno con il proprio corpo e con se stesso.
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Sostegno alla genitorialità: un aiuto per le famiglie a Roma
Gli incontri di sostegno alla genitorialità che svolgo nel mio studio di psicologo per adolescenti e famiglie a Roma sono fondamentali per aiutare a comprendere meglio ciò che accade nei figli adolescenti e a trovare nuove modalità di relazione. Spesso, anche solo uno spazio di confronto con uno psicologo può alleggerire la tensione e restituire fiducia nel legame familiare.
In alcuni casi, come insegna la psicoanalisi lacaniana, il sintomo di un figlio segnala una problematica del genitore, della coppia genitoriale o della loro interazione. In queste situazioni è fortemente auspicabile che i genitori abbiano un proprio spazio di elaborazione: il genitore che ne fa richiesta potrebbe infatti beneficiare di un percorso psicologico personale per affrontare queste dinamiche.
Nel mio studio di psicologo per adolescenti ad Appio Latino, il lavoro con l’adolescente può prevedere, in base alla situazione specifica, momenti di ascolto dedicati ai genitori, pensati per accompagnarli nel comprendere e sostenere la crescita dei figli.
La modalità di intervento viene definita caso per caso, tenendo conto delle caratteristiche della situazione e delle persone coinvolte. Si tratta di forme di sostegno alla genitorialità orientate a favorire una maggiore serenità all’interno del nucleo familiare, nel rispetto dello spazio dell’adolescente.
Iniziative e progetti di sostegno psicologico gratuito in collaborazione con enti pubblici a Roma
Oltre all’attività privata, partecipo a iniziative pubbliche che permettono di offrire sostegno psicologico gratuito ad adolescenti e genitori della comunità di Roma.
Oltre al mio lavoro presso il mio studio psicologico in zona Colli Albani - Appio Latino, partecipo all’iniziativa pubblica dello Sportello XVoi, promosso dal Municipio XV del Comune di Roma in collaborazione con l’associazione AIDA (Associazione Interventi Disturbi Alimentari) di cui sono socio. Presso lo sportello psicologico gratuito del Municipio di Roma offriamo colloqui di supporto psicologico gratuiti per adolescenti e famiglie del territorio.
Questo progetto è fondamentale per garantire l'accessibilità del sostegno psicologico a chi al momento non può permettersi un percorso nel privato.
👉 scopri di più sul sostegno psicologico gratuito per adolescenti e genitori al Municipio XV di Roma.
Il lavoro psicoanalitico con adolescenti e famiglie ad Appio latino - Colli albani
In studio, ogni incontro è un’occasione per costruire uno spazio di parola sicuro, dove l’adolescente o il genitore possano esprimersi senza giudizio.
L’ascolto, l’attenzione ai dettagli e il rispetto del tempo di ciascuno sono al centro del mio modo di lavorare, orientato dalla psicoanalisi lacaniana, che a partire dal sintomo favorisce l’emergere di un’interrogazione soggettiva, vero motore di un possibile cambiamento. In linea con l’orientamento di Lacan, la cura non consiste nell'applicazione di ricette universali standard, ma nel sostenere il ragazzo, la ragazza, o il genitore a trovare la propria modalità per far fronte alla situazione critica che vive ed elaborare la sofferenza del sintomo.
È a partire da questo orientamento che offro un supporto psicologico a Roma (zona Colli Albani - Appio Latino) per adolescenti e adulti a chi ne faccia domanda.
✅ Oltre al lavoro con adolescenti e genitori, mi occupo di queste altre tematiche trattate.
📍 Ricevo a Roma, in zona Colli Albani / Appio Latino / Caffarella.
👉 Contattami per un primo colloquio o per avere maggiori informazioni.
FAQ - Domande frequenti sul sostegno psicologico per adolescenti
Chi può richiedere un colloquio per un adolescente?
Il colloquio può essere richiesto da uno o entrambi i genitori, qualora l’adolescente sia d’accordo o esprima il desiderio di iniziare un percorso. In alcuni casi è l’adolescente stesso a manifestare per primo questa richiesta. In ogni caso, per legge, è necessaria la firma del consenso informato di entrambi i genitori per l’avvio del percorso clinico.
È previsto un colloquio con i genitori prima di iniziare?
Non esiste una regola valida per tutte le situazioni. In alcuni casi può essere utile un primo colloquio con i genitori per raccogliere elementi e orientare il lavoro; in altri, il percorso può iniziare direttamente con l’adolescente.
La modalità viene definita caso per caso, tenendo conto dell’età, della situazione specifica e nel rispetto dello spazio dell’adolescente.
L’adolescente partecipa da solo ai colloqui?
Solitamente i colloqui avvengono individualmente con l’adolescente, sebbene possono essere previsti momenti di confronto con i genitori nel corso del percorso qualora si rendesse necessario, sempre nel rispetto del segreto professionale, tutelato dal Codice deontologico degli psicologi italiani.
Quanto dura un percorso psicologico per adolescenti?
La durata è variabile e dipende dalla natura della difficoltà, dalla motivazione e da altri fattori individuali. Non è possibile definire un numero fisso di incontri a priori senza tener conto della situazione concreta del singolo caso.
Quanto dura un singolo incontro?
Ogni colloquio ha una durata indicativa di circa 45 minuti. Tuttavia, come da orientamento psicoanalitico lacaniano, che dà valore al tempo soggettivo più che alla misura standard dell’orologio, la durata può variare.
Qual è il costo di un colloquio psicologico?
Il costo del colloquio viene comunicato in modo chiaro già nel primo contatto e può variare in base al tipo di percorso e alla situazione specifica. In caso di difficoltà economiche, mi rendo disponibile a concordare un prezzo calmierato.
Le sedute sono detraibili fiscalmente?
Sì. I colloqui con psicologi regolarmente iscritti all'albo sono detraibili come spesa sanitaria. È sufficiente conservare la fattura. I dati sono automaticamente inseriti nel modello 730 se la persona presta il proprio consenso informato per la comunicazione della spesa all’Agenzia delle Entrate.
Come posso sapere se è il momento giusto per iniziare un percorso?
Se l’adolescente manifesta un disagio persistente (come ansia, irritabilità, isolamento, cambiamenti marcati nel comportamento o nel rendimento scolastico), può essere utile proporgli di confrontarsi con uno psicologo. In caso di dubbi, un primo colloquio può offrire strumenti di lettura della situazione e un primo orientamento.
Dove si trova lo studio di psicologo per adolescenti a Roma?
Lo studio si trova in via Amedeo Crivellucci 44, Roma (RM), a pochi passi dalla fermata della metro A “Colli Albani”, nel cuore del quartiere Appio Latino, accanto al Parco della Caffarella.
Grazie alla sua posizione, è facilmente raggiungibile anche da via Appia e via Latina, da Furio Camillo, Arco di Travertino, Ponte Lungo, San Giovanni, Esquilino, Subaugusta, Cinecittà, oltre che da tutta l’area di Tuscolano e dal quadrante di Roma Sud.
Se ho ancora qualche dubbio sull’opportunità di iniziare un percorso psicologico?
È normale avere domande o incertezze prima di iniziare. Per ricevere maggiori informazioni, o un primo orientamento sulla possibilità di avviare un percorso di sostegno psicologico per un adolescente, è possibile contattarmi tramite messaggio (anche WhatsApp), telefonata oppure compilando il modulo nella pagina Contatti.
👉 In quella pagina trovi anche il mio numero di telefono, l’indirizzo dello studio a Roma e la mia e-mail.